Dichiarazione IAOMT sugli anestetici dentali
Gli anestetici locali sono da tempo considerati sicuri ed essenziali nella moderna pratica odontoiatrica e medica. Tuttavia, l'IAOMT continua a ricevere richieste di informazioni sulla possibile presenza di ossido di grafene in anestetici dentali come lidocaina, mepivacaina e articaina. Siamo a conoscenza del fatto che alcuni investigatori privati hanno identificato quello che ritengono essere ossido di grafene in alcune soluzioni anestetiche dentali. Tuttavia, altri laboratori che utilizzano tecniche analitiche simili non sono in grado di confermarne la presenza in nessuno dei campioni forniti. Inoltre, questi ricercatori non sono stati finora disposti a rendere pubbliche le loro scoperte.
Gli standard di ricerca scientifica IAOMT sulla sicurezza dei prodotti dentali richiedono che la presenza di potenziali materiali tossici sia confermata da un'ampia gamma di laboratori e ricercatori qualificati. Anche se la presenza di ossido di grafene negli anestetici fosse scientificamente verificata in futuro, non è ancora chiaro se la sua presenza possa essere dannosa per i pazienti.
Esistono agenti anestetici utilizzati di routine da molti anni in applicazioni mediche, inclusa la chirurgia orale, che contengono "agenti di controllo" che forniscono un controllo del dolore post-operatorio a lunga durata d'azione. Tuttavia, il grafene e i suoi derivati utilizzati per questi scopi sono in fase di sperimentazione e non sono attualmente approvati per applicazioni anestetiche iniettabili.
Infine, nella moderna pratica odontoiatrica raramente è necessario ricorrere ad anestetici a lunga durata d'azione. Gli agenti che prolungano l'intorpidimento oltre un ragionevole periodo di 1-3 ore dopo il trattamento sono inutili e controproducenti per la maggior parte delle procedure odontoiatriche. Qualora fosse necessario un anestetico a lunga durata d'azione, la bupivacaina è comunemente utilizzata e non contiene ossido di grafene.
Dato lo stato contraddittorio delle analisi attuali e la limitatezza dei dati, al momento non vi sono prove sufficienti per confermare la presenza o l'assenza di ossido di grafene negli anestetici dentali. L'IAOMT continuerà a seguire attentamente la questione e ad avvisare il pubblico man mano che emergono risultati più conclusivi.